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Il Gin “Z44” della distilleria altoatesina Roner è una versione particolarmente fresca, profumata e balsamica di questo tradizionale distillato, che negli ultimi anni sta vivendo un periodo di particolare interesse da parte degli appassionati, sempre alla ricerca di novità e d’interpretazioni originali. Roner propone un’etichetta dal volto tipicamente territoriale. Il Gin è realizzato con un’infusione di una selezione di erbe botaniche, che provengono principalmente dalla regione e donano un profilo alpino, caratterizzato da profumi di boschi di montagna, di pini, di erbe alpine e di fiori delle malghe. Proprio questa connotazione tipicamente altoatesina, rende il Gin interessante e speciale. Si può degustare liscio o può essere utilizzato per preparare cocktail. Il “Z44” Gin è un’etichetta realizzata da Roner, uno dei nomi più famosi della distillazione dell’Alto Adige. Si tratta di una realtà storica che ha iniziato l’attività nel secondo dopoguerra in modo artigianale, con un piccolo alambicco per una produzione locale. Oggi siamo alla terza generazione e l’azienda produce una vasta gamma di distillati, oltre alle tradizionali grappe. Non poteva mancare un Gin, il distillato internazionale volutamente reinterpretato secondo la tradizione e il gusto del territorio, per farne un vero prodotto dal volto altoatesino. I processi di distillazione accurati, realizzati con alambicchi continui e discontinui, l’acqua purissima delle sorgenti delle vette alpine ed erbe botaniche di montagna, tra cui spiccano, oltre alle bacche di ginepro, pigne di pino cembro, erbe e fiori di campo, garantiscono un prodotto di alta qualità. Il “Z44” Roner è un Gin dal profilo fresco e tipicamente alpino, vera espressione dell’antica maestria di una delle distillerie più famose dell’Alto Adige e della qualità di un’accurata selezione di erbe botaniche. Il Gin si presenta nel bicchiere con una veste assolutamente cristallina, luminosa e perfettamente trasparente. Il profilo olfattivo esprime delicate note di violetta, di fiori di campo, erbe alpine, erbe officinali, aromi di pino cembro e delicati cenni speziati. L’ingresso al palato è intenso e caldo, con uno sviluppo gustativo armonioso, delicato, che va a chiudere su note fresche e piacevolmente balsamiche.
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La Tequila Patron è un prodotto assolutamente distinguibile per la sua finezza. Ogni passo nella produzione di questo spirito, dalla raccolta della Weber Blue Agave negli altopiani di Jalisco in Messico, al secolare processo di distillazione, all'imballaggio, alla firma e all’ispezione di ogni bottiglia, ha alla base il lavoro artigianale realizzato a mano e con estrema precisione. Viene utilizzata la più pregiata qualità di agave chiamata Weber agave blu che cresce nei ricchi terreni vulcanici nelle colline della regione. Queste piante hanno una media temporale di otto anni per maturare e sviluppare i livelli di zucchero necessari per produrre le tequila Patron. Per produrre la tequila Anejo vengono combinate diverse varietà di tequila, ognuna invecchiata in piccole botti di rovere bianco per almeno 12 mesi. Come per la vinificazione, attraverso un blend, si ottiene la tequila voluta. Color chiaro leggermente ambrato, è percepibile il legno di rovere, la vaniglia, il melone e l’uva passa con leggeri sentori di agrumi. Le note dolci e mielate della Patron Anejo continuano in bocca con un sapore intenso leggermente affumicato e persistente. Ogni bottiglia è numerata a mano e realizzata in vetro riciclato.
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La Grappa di Barolo Marolo 20 Anni è una delle bottiglie di punta della Distilleria Santa Teresa. Si tratta di una prestigiosa etichetta, destinata al lunghissimo invecchiamento, realizzata in edizione numerata e dedicata a un pubblico di collezionisti o di raffinati intenditori. Morbida, aromaticamente sfaccettata, unisce una dolcezza di fondo a raffinate note dovute alla maturazione in nobili legni. È una grappa veramente speciale, che ripropone nel mondo di distillati l’anima più nobile di un grande vino come il Barolo. La Grappa di Barolo invecchiata 20 Anni, nasce da un lungo percorso iniziato negli anni ’70. È in quell’epoca de Paolo Marolo si appassiona a questo mondo e comincia a produrre distillati artigianali con piccole caldaie a vapore, mettendosi subito in luce grazie a un naturale talento. Con il passare degli anni l’azienda si è ingrandita, ma ha conservato lo stesso spirito delle origini. Il procedimento di produzione può contare su una materia prima di qualità assoluta, costituita da vinacce fresche e fragranti di uva Nebbiolo, provenienti da vinificazioni di Barolo effettuate da cantine del territorio. Al termine del passaggio nell’alambicco, si ottiene un distillato profumato, delicato ed elegante, che viene fatto maturare per un periodo di 20 anni in piccoli fusti di rovere e acacia. La combinazione di due diverse essenze, permette di ottenere una straordinaria complessità aromatica e le piacevoli note leggermente mielate tipiche dell’acacia. La Grappa invecchiata 20 Anni di Barolo, realizzata da Marolo nella Distilleria Santa Teresa, è una bottiglia dedicata a chi predilige degustare grappe molto evolute, ispirate allo stile di grandi distillati francesi. È la scelta perfetta per chi è alla ricerca di una bottiglia da aprire in un’occasione speciale o da condividere con grandi appassionati e intenditori. Si presenta con un’affascinante veste color ambra, luminosa e dai riflessi brillanti. Il bouquet è molto complesso ed elegante, con profumi speziati di noce moscata, vaniglia, aromi di frutta matura, scorza d’arancia amara candita, cenni di frutta secca, liquirizia e tabacco biondo. Il sorso è suadente e morbido con un ingresso al palato avvolgente, caldo e denso d’aromi armoniosi, che si distendono verso un finale di grande persistenza gustativa.
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Il Gin Classic Inverroche è l’etichetta più conosciuta e che rappresenta un vero è proprio biglietto da visita della distilleria. Si tratta di un classico London Dry Gin interpretato secondo uno spirito territoriale. L’etichetta segue la tendenza che si è sviluppata soprattutto nell’ultimo decennio e che prevede la realizzazione di distillati privilegiando la flora autoctona, in modo da ottenere un Gin dalle caratteristiche particolari e ben riconoscibili, capace di trasferire nel bicchiere il fascino e il carattere autentico della famosa regione sudafricana dello Stellenbosch. Il Classic Gin è il frutto di una giovane distilleria sudafricana. Inverroche è nata del 2011 grazie alla passione di Lorna Scott, che ha cominciato a realizzare un Gin casalingo. Il risultato è stato così sorprendente, che nel giro di pochi anni si è affermato come uno dei migliori prodotti artigianali del territorio, attirando l’attenzione di molti appassionati alla ricerca di novità interessanti. Oggi le etichette Inverroche fanno parte dell’eccellenza del panorama mondiale del Gin, grazie a un profilo aromatico assolutamente unico. Le botaniche provengono da Cape Floral Kingdom, la zona ai piedi della Table Mountain, uno scrigno selvaggio caratterizzato da straordinaria biodiversità della flora locale, che prende il nome di fynbos. La ricetta comprende molte piante autoctone tra cui: buchu, radice di angelica, semi di coriandolo, cassia, cardamomo, petali di rosa e bacche di ginepro. La distillazione si svolge in un alambicco in rame da 1000 litri, progettato e costruito appositamente per Inverroche. Il Gin Classic Inverroche possiede una personalità fragrante, un profilo classico, secco ed elegante, arricchito dal gusto unico del fynbos. Si presenta di trasparente, limpido e cristallino. Di grande finezza espressiva, regala un bouquet con profumi floreali di petali di rosa e fiori di campo, note di agrumi maturi, di spezie dolci, cannella e cardamomo, cenni vegetali di erbe spontanee della macchia selvatica della flora locale, sfumature di piante balsamiche e di bacche di ginepro appena colte. Il sorso è deciso, limpido e di notevole purezza espressiva, con una piacevole ricchezza aromatica e un finale persistente. Ogni bottiglia viene confezionata a mano e numerata.
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Il Gin “Kozue” Nakano BC è un’etichetta di questo importante marchio del Sol Levante specializzato nella produzione di distillati, fermentati e liquori, in particolare di Shōchū, Sake e di Umeshu. Il Gin s’inserisce nella moderna tendenza mondiale, di realizzare delle versioni di questo celebre distillato caratterizzate da una precisa connotazione territoriale, cercando di utilizzare ingredienti in grado di esprimere gli aromi autentici del luogo di provenienza. È nata così una bottiglia dedicata agli appassionati, che desiderano conoscere nuove sfaccettature aromatiche e i sapori classici dell’Oriente. “Kozue” Gin è il frutto dell’esperienza di un’importante Brewing Company giapponese. Nakano BC è nata nel secondo dopoguerra e si è ben presto specializzata nella produzione di Shōchū di particolare qualità. Una scelta che le ha permesso di distinguersi in distillazioni particolarmente accurate e realizzate con estrema cura. La gamma dei prodotti si è in seguito ampliata con etichette di Sake e di Umeshu, un liquore tipico a base di Ume, una varietà autoctona di prugne. Il progressivo sviluppo, ha condotto l’azienda verso un processo di internazionalizzazione, che ha ampliato l’orizzonte della produzione verso i più famosi distillati. È nato così il desiderio di misurarsi con la tradizione nord-europea del Gin, cercando di interpretare il distillato in chiave territoriale. La preparazione del Gin, infatti, si basa su una serie di botaniche locali come il pino ombrello giapponese, la scorza di limone, il ginepro, la scorza di mandarino Unshu e il pepe Sansho. La distillazione, realizzata con attenzione maniacale, consente di ottenere un Gin di eccellente finezza espressiva, intenso e profumato. Il Gin “Kozue” Nakano BC è una classica versione del famoso distillato declinato in chiave giapponese. I suoi aromi, infatti, riportano subito alle atmosfere raffinate e affascinanti del Sol Levante. Nel bicchiere si presenta assolutamente cristallino e trasparente con riflessi luminosi e brillanti. Il profilo olfattivo è di notevole finezza, con profumi balsamici di aghi di pino marittimo, erbe officinali e fragranti bacche di ginepro, aromi si scorza d’agrumi, di lime e Yuzu, sfumature speziate e delicatamente piccanti di Sansho. L’ingresso al palato è suadente, limpido e avvolgente, con aromi delicati ed eleganti, che accompagnano a un finale armonioso, fresco e persistente.
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Il ‘Padre de Los Jaguares’ è un pregevole distillato a base di agave prodotto nello stato messicano di Jalisco dalla realtà produttiva Padres de la Tierra, specializzata nell’elaborazione di spiriti tradizionali secondo pratiche ancestrali. Al pari del tequila, il ‘Padre de Los Jaguares’ viene realizzato a partire da agave della varietà Blu Weber e mostra un carattere elegante e selvaggio allo stesso tempo, proprio come quello del giaguaro, da cui il nome ‘Padre de Los Jaguares’. Inoltre, il giaguaro rappresenta un animale mitico presso l’antica cultura azteca, simbolo di trasformazione e potere. Padres de la Tierra ‘Padre de Los Jaguares’ nasce da puro agave della varietà Blu Weber, altrimenti nota come Tequilana Weber, coltivato sulle alture di origine vulcanica dello stato di Jalisco, nel Messico occidentale. A seguito della raccolta dell’agave matura viene estratto il cuore della pianta, localmente chiamato piña in virtù della sua somiglianza all’ananas. La piña viene cotta in appositi forni e successivamente macinata per ricavare il succo ricco di zuccheri contenuto all’interno, che va quindi incontro al processo di fermentazione alcolica. A questo punto il fermentato viene distillato e infine imbottigliato, senza alcun passaggio in legno. All’esame visivo il ‘Padre de Los Jaguares’ di Padres de la Tierra si presenta trasparente e cristallino. L’olfatto emerge per i suoi ricchi sentori di frutta e liquirizia, combinati a gradevoli sensazioni vegetali. In bocca risulta morbido, cremoso ed elegante, con una delicata dolcezza che accompagna la chiusura avvolgente. Il consiglio del produttore è di gustare il ‘Padre de Los Jaguares’ da solo a temperatura ambiente in un calice stretto a tulipano, in grado di valorizzare al massimo il patrimonio aromatico di questo distillato.
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Lo Champagne Brut Reserve Ambonnay è un Metodo Classico fascinoso e originale, splendida interpretazione di uno dei più rappresentativi Recoltèe Manipulant della regione. Quando si parla di Andrè Beaufort si parla innanzitutto della dimensione artigianale della Champagne e di uno dei volti che riesce a interpretarla nella maniera più convincente ed istrionica. 6,5 ettari di vigna dislocati tra Polisy e Ambonnay, quest'ultimo ritenuto il comune che raggiunge l'apice espressivo per quanto riguarda il Pinot Nero. Artigianalità dunque che si palesa anche nei metodi di lavorazione in vigna, dove si seguono pedissequamente i dettami della biodinamica ed in cantina dove tutte le fermentazioni avvengono spontaneamente. Liquidi dinamici, cangianti, variegati. Un'espressione della Champagne emozionante e senza filtri. Ambonnay Brut Reserve è ottenuto da un uvaggio costituito in prevalenza da Pinot Nero e da un piccolo saldo di Chardonnay. Se le vigne crescono rigorosamente senza l'ausilio di sostanze chimiche o di sintesi e vengono vendemmiate manualmente con accurata cernita dei grappoli, in cantina, dopo la pressatura delle uve avviene la fermentazione alcolica spontanea in contenitori d'acciaio con svolgimento della malolattica. Rifermentazione in bottiglia tipica del Metodo Classico e sboccatura rigorosamente alla voleè, con dosaggio prima dell'imbottigliamento e una sosta di almeno almeno 24 mesi sui lieviti. Il Brut Reserve Ambonnay di André Beaufort si palesa nel calice con veste gialla paglierina intensa ed un perlage estremamente fine. Già dalla prima olfazione non cela la sua complessità, fatta di scorza d'arancia, nocciola, piccoli frutti rossi e sbuffi minerali. In bocca il liquido ha la struttura dei veri campioni, ma alla ricchezza estrattiva è contrapposta una dose generosa di sale e freschezza. Ritorna la frutta in retrolfazione, per un liquido che congiunge golosità e beva scorrevole. Emblematico.
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Questa Riserva “Muncagota” è un Barbaresco in cui intensità, spessore e leggiadria convivono, regalando un momento di vera goduria. Merito del grande lavoro svolto dalla cantina Produttori del Barbaresco, realtà produttiva in cui il rapporto qualità-prezzo riserva sempre piacevoli sorprese, in ogni etichetta, e che ama declinare la DOCG del Barbaresco con diverse espressioni. Questa Riserva, nello specifico, incarna la magia delle Langhe piemontesi, coinvolgendo naso e palato con profumi e sapori armoniosi ed equilibrati. Un grande rosso da invecchiamento, da assaporare sino all’ultima goccia. Questo Barbaresco Riserva “Muncagota” nasce dalle uve in purezza di Nebbiolo, grande autoctono della regione Piemonte. Le uve di questa varietà vengono coltivate all’interno del cru che regala il nome all’etichetta, Muncagota, caratterizzato da un terreno argilloso e calcareo, esposto verso sud-est. Gli acini, una volta raccolti e portati nei locali adibiti alla vinificazione della cantina Produttori del Barbaresco, fermentano alcoolicamente in acciaio, macerando sulle bucce per 28 giorni, svolgendo anche la malolattica. Si procede poi con l’affinamento, svolto dapprima per 36 mesi in botti di rovere, e poi, dopo l’imbottigliamento, per altri 12 mesi in bottiglia. Il “Muncagota” è un Barbaresco Riserva che, nel bicchiere, si annuncia con un colore molto luminoso, che richiama la tonalità del granato. Il bouquet di profumi che avvolge il naso racconta note stratificate, che dalla piccola frutta rossa e da accenni alla viola, virano verso tocchi terziari, dove pelle, cuoio e spezie dolci si alternano in una danza di sfumature intrecciate fra loro. In bocca è di ottimo corpo, strutturato e austero, con un sorso contraddistinto da una piacevole freschezza e da una trama in cui i tannini scorrono vellutati. Un rosso firmato da una delle cantine di riferimento per questa DOCG, i Produttori del Barbaresco, cooperativa che anno dopo anno si conferma come un nome di assoluta garanzia nel panorama enologico piemontese.
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Il Mezcal “Chichicapa” è una delle etichette Del Maguey, che fa parte della prestigiosa collezione di bottiglie Single Village, nata per esaltare le caratteristiche distintive del mezcal proveniente da villaggi situati nella regione a sud di Oaxaca. Il clima secco e arido dell’altopiano di Oaxaca è da sempre un habitat perfetto per la pianta dell’Agave, che qui cresce in modo spontaneo e costituisce parte della flora selvatica del luogo. La straordinaria qualità della materia prima e metodi di lavorazione artigianale, consentono di ottenere un mezcal di assoluta eccellenza. Il “Chichicapa” Mezcal è il risultato di un progetto molto particolare del marchio Del Maguey. Nasce nel villaggio di San Baltazar Chichicapam e ne rappresenta perfettamente le antiche tradizioni, tramandate di generazione in generazione all’interno della piccola comunità. Il suo creatore è Faustino Garcia Vasquez, che con l’aiuto del figlio Maximino, porta avanti la consuetudine artigianale del mezcal della popolazione zapoteca. Alla base del distillato c’è la pregiata varietà di Agave blu, coltivata al clima secco e arido e tagliata solo quando raggiunge l’età adulta. Il cuore dell’agave viene cotto nei forni tradizionali e dopo il processo di fermentazione naturale, si procede alla doppia distillazione, che si svolge in alambicchi di rame riscaldati da fuoco diretto. Una tecnica che richiede una notevole sensibilità per mantenere sempre la giusta temperatura. Il Mezcal “Chichicapa”, realizzato dal celebre marchio Del Maguey, è un’etichetta riservata a un pubblico d’intenditori, che conoscono molto bene le caratteristiche classiche del famoso distillato messicano e sono alla ricerca di bottiglie particolari, che possano svelarne le sfumature più sottili, legate a particolari connotazioni territoriali. Allo sguardo si presenta assolutamente trasparente, limpido e cristallino. Il bouquet è caratterizzato da profumi fragranti di agrumi, di scorza di lime, cenni vegetali di agave fresca appena tagliata, aromi di frutta matura a polpa bianca, cenni dolci di frutta tropicale, note di frutta secca, sentori speziati e leggermente affumicati. Il sorso è limpido e scorrevole, secco e intenso, con aromi morbidi e un finale fresco e balsamico, di buona persistenza gustativa.
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“Abissi” è il nome di uno Spumante Metodo Classico Pas Dosé Riserva il cui biglietto da visita è il mare, con i suoi profumi tipicamente salmastri. E non potrebbe essere diversamente, visto che quest’etichetta presenta una particolarità davvero unica: viene infatti fatta maturare sui lieviti in profondità, sui fondali marini in cui la città di Sestri Levante si specchia. Una bottiglia che, oltre a stupire per sapori e note olfattive, conquista anche per la veste estetica: il periodo di maturazione trascorso in mare la rende una vera e propria opera d’arte, incredibilmente affascinante. Un progetto che la cantina Bisson porta avanti con convinzione, forte anche del plauso e dell’interessamento riscontrato in campo internazionale. Questo Spumante Metodo Classico Pas Dosé Riserva “Abissi” nasce da un blend di uve autoctone liguri, Bianchetta, Vermentino e Cimixà, sapientemente assemblate fra loro dal team di Bisson. Le uve vengono vendemmiate precocemente, e fermentano seguendo la tecnica della “alzata del cappello della vinaccia”; la seconda rifermentazione avviene in bottiglia, come da regole di produzione del Metodo Classico. Lo Spumante viene quindi immerso sui fondali marini, in gabbie metalliche a circa 60 metri di profondità, dove rimane a maturare sui lieviti per 36 mesi. Al termine di questo periodo il prodotto viene sboccato, senza alcuna immissione di dosaggi zuccherini. L’“Abissi” è uno Spumante Metodo Classico Riserva Pas Dosé che, nel bicchiere, si presenta con un colore giallo paglierino profondo e compatto; il perlage è di grana fine, dotato di buona persistenza. Lo spettro olfattivo racconta note ricche, caratterizzate da una trama salmastra. All’assaggio è di buona struttura, ampio e intenso, con un sorso caratterizzato da un gusto secco e fresco, che si sviluppa su una trama tipicamente minerale; termina con un finale lungo. Un’etichetta più unica che rara, nata dalla mente creativa di Pierluigi Lugano, anima, insieme alla figlia Marta, della cantina ligure Bisson. Da assaggiare almeno una volta nella vita, per tuffarsi là dove gli abissi regalano emozioni uniche.
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L’Etna Rosso “Arcuria” di Graci nasce in Sicilia in Contrada Arcuria, nel cuore della Valle dell’Alcantara nei pressi di Passopisciaro con alle spalle una millenaria tradizione nel mondo della viticoltura. La cantina è gestita da Alberto Aiello Graci che ha deciso di seguire la propria passione per il mondo del vino, accantonando una laurea in Economia e un impiego certo. Da due anni a questa parte, Alberto lavora le sue terre mettendo passione ed esaltando le caratteristiche intrinseche della sua amata Sicilia; lo aiuta la sorella Elena, anch’ella appassionata di viticoltura. La filosofia di lavoro è guidata dal rispetto massimo della natura e dei suoi meravigliosi frutti: la scelta, infatti, è stata quella di adottare un regime biologico per la coltivazione dei vigneti. Le uve Nerello Mascalese in purezza dell’Etna Rosso “Arcuria” di Graci crescono sul versante Nord Est dell’Etna a Castiglione di Sicilia in provincia di Catania. L’altitudine è compresa tra i 600 e i 700 metri sul livello del mare con una densità e una resa in vigna bassa per rispettare il naturale sviluppo delle piante. Il suolo è di origine vulcanica ricco di scheletro, franco sabbiosi, ricchi in ferro e azoto per un prodotto finale strutturato e di carattere. Il clima è mediterraneo con inverni miti con temperature piacevoli ed estati calde, ma mai eccessivamente afose e secche, grazie alla presenza delle brezze provenienti dal mare. La vendemmia è manuale e si svolge solitamente la prima settimana di ottobre; in cantina, avviene la fermentazione alcolica grazie all’azione dei lieviti indigeni in tini di rovere troncoconici e una lunga macerazione sulle bucce. Affina 18 mesi in rovere con svolgimento della malolattica. Sosta in bottiglia 6 mesi. Alla vista l’Etna Rosso “Arcuria” di Graci appare di un rosso rubino pieno e dai riflessi luminosi; il bouquet di profumi è molto espressivo e ricorda il ribes rosso, le erbe aromatiche della macchia mediterranea come l’origano fresco e sentori di spezie dolci; in bocca è piacevole, intenso e piacevolmente tannico con una lunga scia finale che richiama calice dopo calice. In abbinamento è consigliato con piatti a base di tagli di carne rossa cucinata alla brace e in umido, cacciagione e carni bianche strutturate; perfetto anche con formaggi stagionati di latte vaccino e ovino. Perfetto per accompagnare deliziosi pranzi spensierati in occasione delle feste comandate in famiglia, assaggiando un vino nato dall’amore di un artigiano a cui ha dedicato anima e corpo.
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L’Arbois-Pupillin Chardonnay “Cote de Caillot” del Domaine de la Borde nasce nel terroir dello Jura, a seguito di un approccio sia in vigna sia in cantina decisamente artigianale, che segue le tecniche della biodinamica. Questa scelta porta a una bottiglia di carattere, sicuramente non banale, che avvolge naso e bocca in un tripudio di sensazioni armoniose, che si sviluppano con coerenza durante l’intero arco della fase degustativa. Un’etichetta da provare, per conoscere lo Chardonnay con una veste nuova. Il “Cote de Caillot” Arbois-Pupillin ha origine da viti di circa 30 anni d’età, coltivate a 500 metri d’altezza. L’esposizione è perfetta, verso sud, e il terreno si presenta con una forte pendenza, ricco di calcare e marne blu. I grappoli, una volta raccolti e portati nei locali adibiti alla vinificazione, vengono diraspati solo parzialmente, e gli acini si avviano a una pressatura soffice. Il mosto fermenta spontaneamente grazie alla presenza di lieviti indigeni in vecchie botti di rovere, svolgendo anche la malolattica. Il vino poi, senza filtrazioni, viene trasferito in botti di legno di quinto e sesto passaggio dalla capacità di 600 litri ad affinare, per un totale di 12 mesi. L’Arbois-Pupillin Chardonnay “Cote de Caillot” di Domaine de la Borde si palesa all’occhio con un colore giallo paglierino marcato, impreziosito da qualche lieve sfumatura più dorata. Avvolgente e stratificato il bouquet olfattivo, dove la frutta a polpa gialla s’interseca a effluvi mielosi e a rimandi che virano verso le spezie esotiche. All’assaggio è di buon corpo, ricco e succoso, a tratti quasi masticabile grazie a una struttura invidiabile, che esalta un’impronta minerale e un gusto che si muove in armonia con gli aromi già avvertiti durante l’analisi olfattiva. Un vino francese dal profilo importante, da regalare agli appassionati di bianchi d’oltralpe.
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Il Pinot Noir di Belle Pente è originario dell’Oregon, in particolare della zona ad est di Carlton. La cantina è stata fondata da Jill e Brian O’Donnel, prima produttori di birra, poi dal 1994 anche di vino, scegliendo poi dal 2000 di adottare un regime biologico per la coltivazione della vite, ampliato nel 2005 con la scelta di quello biodinamico, per un vino rispettoso della materia prima. Il nome della cantina “Belle Pente” significa “Bella Collina”, proprio quella bella collina dipinta a olio sull’etichetta con colori sgargianti e fini e uno stile di scrittura corsivo che comunica eleganza. I vitigni del Pinot Nero Belle Pente sono situati a circa 500m sul livello del mare. Posseggono un’ottima esposizione solare a sud/sud-est-ovest che permette al sole di colpire costantemente le uve, regalando una loro piena ed efficiente maturazione. Il clima è di tipo oceanico con estati mitigate dalla brezza proveniente dal mare e inverni umidi con abbondanti piogge e sporadiche nebbie. Il terreno possiede in prevalenza depositi saliferi, interessanti per una struttura piena e potente del vino. Dopo la vendemmia, i grappoli vengono diraspati e inizia la fermentazione con lieviti indigeni; successivamente il mosto viene affinato in legno per 10-18 mesi; il vino viene imbottigliato sfruttando la natura forza di gravità, senza alcuna filtrazione o intervento chimico. Il Pinot Noir di Belle Pente si presenta nel calice di un rosso rubino non eccessivamente intenso; al naso presenta sentori di frutti rossi maturi come ciliegia, lampone e fragola; al palato possiede una potente struttura con presenza di tannini, di freschezza, il tutto integrato e bilanciato. È adatto all’abbinamento con carni rosse alla griglia o selvaggina piumata, sia nei primi che nei secondi piatti, ma anche carni bianche con cottura alla griglia.Ottimo vino da condividere sulla tavola delle feste in famiglia o per ricorrenze informali; interessate anche lasciato in cantina per qualche tempo, per scoprire sentori nascosti in un prodotto che racchiude le bellezze del territorio da cui proviene.
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Il Douro Rosso è una delle etichette più prestigiose di Quinta Do Monte Xisto. È la massima espressione delle magnifiche vigne situate in una delle regioni europee più famose al mondo per i suoi grandi vini. Si tratta di un rosso d’assemblaggio, realizzato con le uve delle parcelle più vocate della tenuta, coltivate con le antiche varietà autoctone locali. È un’etichetta dal volto classico, che interpreta con fedeltà le caratteristiche tipiche dei grandi rossi del Douro. Grazie a uve di ottima qualità, vinificazioni accurate e un lungo affinamento in legno, esprime un carattere morbido e suadente, che coniuga in modo armonioso la ricchezza fruttata di pregiati vitigni con eleganti note d’evoluzione terziaria. Un vino di alta gamma, riservato ad appassionati ed intenditori. Il vino Douro Rosso è il prezioso frutto di una cantina situata nella zona del Douro Superior. Quinta Do Monte Xisto gestisce una tenuta di 55 ettari nei pressi di Vila Nova de Foz Côa. I 10 ettari di vigneti sono circondati da agrumeti, mandorli e boschi, che creano un ecosistema ricco di biodiversità. Le vigne affondano le radici in suoli pietrosi, composti da rocce di scisto, che contengono naturalmente la produzione a pochi grappoli per pianta. La cuvée è il frutto delle migliori vigne di Touriga Nacional, Touriga Francesa e Sousão, esposte in parte a nord e in parte a sud, in modo da trovare il giusto equilibrio tra maturità di frutto e freschezza, struttura e raffinata eleganza. Al termine della vendemmia manuale, i grappoli sono avviati alla fermentazione spontanea nei tradizionali “lagares” con l’antico metodo della pigiatura con i piedi. Il vino matura poi per un periodo di 18 mesi in botti da 200 e 600 litri presso le cantine situate a Vila Nova de Gaia, vicino al mare, che garantiscono condizioni di temperatura e umidità ottimali. Il Douro Rosso di Quinta Do Monte Xisto è un grande vino, che ribadisce la vocazione di questo pregiato terroir, sintesi di condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli e di vitigni autoctoni di alto pregio. Si presenta di un rosso rubino scuro dai riflessi luminosi. Il bouquet è intenso ed elegante, connotato da aromi di piccoli frutti di bosco, ribes, mirtillo, marasca, cenni delicatamente speziati e boisé, sfumature vegetali di erbe officinali e balsamiche. Strutturato e ampio, si presenta al palato con tannini fitti e maturi, che avvolgono aromi complessi e profondi. Il finale è molto persistente e armonioso.
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Il Gin “Mossi” Santa Barbara è un distillato che nasce tra le splendide colline della zona di Jesi. Si tratta di un gin artigianale realizzato da uno dei più importanti produttori di vino del territorio, che ha voluto cimentarsi anche nel settore dei distillati. Il risultato è un’etichetta dal volto classico, con aromi ispirati alle versioni tradizionali di questo famoso spirits nord europeo. Dominato dall’aroma classico del ginepro e da sottili sfumature speziate, è perfetto da degustare liscio o da utilizzare per preparare un ottimo Gin&Tonic o raffinati cocktail. Il “Mossi” è un Gin prodotta da Santa Barbara, una tra le più dinamiche cantine della zona del Verdicchio dei Castelli di Jesi. La curiosità e il desiderio di sperimentare di Stefano Antonucci, hanno condotto alla realizzazione di una bottiglia molto interessante. La ricetta del distillato è assolutamente segreta e oltre al ginepro contiene una serie di erbe, radici, cortecce e spezie di eccellente livello qualitativo. Il gin nasce da una sapiente miscela di diversi distillati, alcolati, olii essenziali, ed essenze provenienti dalla profumeria di alta gamma, accuratamente selezionati per ottenere un gusto fresco e armonioso. Le botaniche sono lavorate secondo le più antiche tradizioni, con lunghe infusioni, in modo da estrarre tutti i preziosi profumi e aromi. Le distillazioni sono realizzate con minuziosa perizia, con l’obiettivo di ottenere la massima purezza e intensità. Il Gin “Mossi” di Santa Barbara è un distillato realizzato in modo impeccabile, dedicato a chi ama scoprire il gusto originale di un Gin che nasce nelle terre del Verdicchio. Alla vista si presenta trasparente, brillante e cristallino, assolutamente incolore. Il profilo olfattivo è particolarmente raffinato e sottile con eleganti profumi di delicate spezie orientali, di erbe officinali, arbusti spontanei della macchia mediterranea, fragranti sfumature di scorza d’agrumi, cenni di fiori bianchi, avvolti in un balsamico sottofondo di bacche di ginepro appena colte. Al palato è caldo e morbido, con aromi sfaccettati e complessi, che tessono una limpida ed elegante trama espressiva. Il finale è molto persistente, con una chiusura connotata da fresche note balsamiche e piacevoli cenni speziati.
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Con la sua personalità generosa ed elegante, il Whisky Single Malt 18 Anni della distilleria Glenlivet è in grado di rapire i sensi del degustatore fin dal primo assaggio. Questo scotch whisky single malt è il risultato di un lunghissimo invecchiamento della durata di 18 anni e porta con sé tanto la padronanza del Master Distiller Alan Winchester quanto la consolidata tradizione della Glenlivet Distillery, attiva fin dal lontano 1824. La distilleria si trova vicino a Ballindalloch, piccolo villaggio della zona di Speyside, rinomata per dare vita ad alcuni degli scotch più prestigiosi in assoluto. Glenlivet Scotch Whisky Single Malt 18 Anni ha origine da puro malto d’orzo lavorato dalla distilleria Glenlivet nell’areale di Speyside. All’operazione di maltaggio dei chicchi d’orzo segue il mashing, o infusione, che porta all’ottenimento del mosto di malto. Questo è posto a fermentare per qualche giorno e il liquido viene successivamente distillato in alambicchi di rame pot still. Il distillato è quindi invecchiato per 18 lunghi anni in diverse tipologie di botti, tra cui quelle di rovere americano di primo e secondo passaggio e quelle di rovere utilizzate in precedenza per la maturazione dello sherry. Le botti americane apportano tipicamente morbidi sentori di frutta tropicale mentre quelle ex-sherry donano eleganti note speziate. All’esame visivo lo Scotch Whisky Single Malt 18 Anni di Glenlivet si presenta con un aspetto oro intenso. Al naso emergono sentori inebrianti e raffinati di frutta esotica, scorza di agrumi, crema pasticcera, fiori, caramello e spezie natalizie, impreziositi da suggestioni di legni pregiati. Il gusto, pieno e corposo, si contraddistingue per la progressione morbida ed elegante che poggia su delicate sensazioni di miele, uva passa e frutta candita.
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Il Brunello di Montalcino Riserva della cantina Capanna è un’eccellenza di questo celebre territorio della Toscana. La famiglia Cencioni produce vini di alta qualità dal secondo dopoguerra e oggi rappresenta una delle prestigiose firme, di una delle denominazioni italiane più amate e apprezzate dagli intenditori di tutto il mondo. È un Sangiovese in purezza che nasce da parcelle particolarmente pregiate e da una rigorosa selezione delle uve. Il lunghissimo affinamento consente al vitigno di presentarsi in una veste particolarmente armoniosa ed equilibrata, con aromi raffinati e complessi, ricchi di note d’evoluzione terziaria. Una grande bottiglia da degustare in una serata speciale tra intenditori. Il vino Brunello di Montalcino Riserva nasce in una realtà che ha fatto la storia di questo grande vino toscano. La cantina Capanna si trova nell’area nord del comprensorio di Montalcino, per la precisione nella zona di Montosoli, da sempre conosciuta tra le migliori in assoluto e in grado di donare al Sangiovese un profilo di straordinaria freschezza ed eleganza. La tenuta si estende su una superficie di una ventina di ettari ed è situata a un’altitudine di circa 300 metri sul livello del mare con esposizione rivolta a sud-est. I vigneti sono coltivati su terreni pietrosi di matrice argillosa, con una generosa presenza di galestro, che li rende poveri e drenanti. Le uve utilizzate per realizzare la Riserva provengono dalle vigne più vecchie della proprietà, che producono uve più concentrate e aromaticamente ricche. La fermentazione si svolge in serbatoi d’acciaio a temperatura controllata con una lunga macerazione sulle bucce. Il vino matura per 48 mesi in botti di rovere di Slavonia e completa l’affinamento con 15 mesi in bottiglia. Il rosso Brunello di Montalcino Riserva Capanna regala il piacere di assaporare l’essenza più pura del Sangiovese, nella sua piena e completa maturità espressiva. Si presenta con una bellissima veste rosso rubino chiaro e luminoso, dai leggeri riflessi color granato. Raffinato ed elegante, esprime un bouquet caratterizzato da aromi di marasca, ribes rosso, sfumature floreali, cenni di sottobosco, di cuoio, radice di liquirizia e delicate spezie. Il sorso è piacevolmente armonioso e scorrevole, con una tavolozza aromatica finemente cesellata, tannini fitti e vellutati, un finale fresco e molto persistente. È un rosso che a tavola richiede abbinamenti importanti, con una tagliata di Chianina, con una bistecca fiorentina o della selvaggina allo spiedo.
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La Wine Box "Angimbè" include 6 bottiglie a prezzo speciale del vino bianco Angimbè di Cusumano. Una scorta per avere sempre a disposizione uno dei più iconici vini siciliani di Cusumano, storica cantina palermitana. Un'espressione tispicamente mediterranea che intreccia le note eleganti dello Chardonnay con le tipiche sfumature agrumate e avvolgenti dell'Insolia, dando vita ad un sorso appagante e freschissimo! Da provare su menù di pesce
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Lo Spumante Brut Reserve di Gusbourne nasce nel Kent, a sud-est di Londra, in una zona che affaccia sul nord della Francia. La cantina nasce grazie al progetto condiviso di Jon Pollard e Andrew Weeber decisero nel 2004 di convertire circa 20 ettari di terreno prima destinati all’agricoltura di verdura e semenze in terreni completamente coltivati a vite. Grazie agli studi di agraria, alle conoscenze apprese in Nuova Zelanda e al modello francese e tedesco di coltivazione dei vigneti, l’attività ha preso forma, iniziando a produrre spumanti di qualità che potessero raggiungere i palati più esigenti. L’elegante stemma con le oche si ispira allo stemma originale della Famiglia Goosebourne, proprietari della tenuta nel quindicesimo secolo. Il blend di Chardonnay, Pinot Meunier e Pinot Nero dello Spumante Brut Reserve di Gusbourne proviene da vigneti che crescono su suoli prevalentemente composti da argilla con un sottosuolo di sabbia, conchiglie del Kent, gesso e terriccio di selce tipico del West Sussex. Il clima in questa zona è caldo e secco in estate e risente dell’influenza delle brezze provenienti dal Canale della Manica; in inverno sono solite copiose piogge che riempiono i ruscelli circostanti, rendendo floridi i terreni. La vendemmia si svolge nel periodo di ottobre e la raccolta delle uve è manuale. Il grappolo intero viene pigiato e lasciato decantare per 24 ore; segue una fermentazione con lieviti selezionati in acciaio e in legno. Affina 24 mesi in bottiglia. Lo Spumante Brut Reserve di Gusbourne appare alla vista di un giallo dorato con riflessi brillanti e un perlage delicato e fine. Al naso si avvertono sentori di agrumi e pesca bianca, frutta secca e tostata e di torta appena sfornata; in bocca presenta una delicatezza e una finezza piacevoli e un’eleganza presente calice dopo calice. Si abbina perfettamente con antipasti caldi a base di molluschi e crostacei, con tartare di pesce; interessante anche con formaggi freschi. Prodotto da consumare in famiglia per festeggiare occasioni importanti come anniversari o ricorrenze o per aperitivi formali, gustando nel bicchiere un vino curato nei minimi dettagli e ambasciatore orgoglioso della terra inglese.
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Lo Chardonnay “Mainque” di Bodega Chacra è un bianco elegante e ricco, che regala un’esperienza gustativa intensa e appagante. Nesce nelle lontane terre della Patagonia e in particolare nella zona attraversata dal fiume Rio Negro, formato dalle acque che scendono dai ghiacciai andini. Grazie ai canali costruiti nel corso dell’Ottocento dai coloni inglesi, la vallata è coltivata e le esposizioni soleggiate si sono rivelate perfette per lo Chardonnay. Il vino si ispira, anche da un punto di vista della vinificazione, alla tradizione borgognona e regala aromi maturi, complessi, piacevolmente armoniosi e profondi, sempre sostenuti da una limpida vena di freschezza minerale, tipica del terroir. “Mainque” Chardonnay della Bodega Chacra nasce nella regione del Río Negro, particolarmente adatta alla coltivazione di Pinot Noir e Chardonnay, grazie alle notevoli variazioni di temperatura tra le giornate soleggiate e le notti rinfrescate dai venti che scendono dalle alte vette delle Ande. Il clima secco scongiura la presenza di muffe e le uve arrivano a maturazione sane e con aromi molto intensi, grazie a un’attenta conduzione delle vigne ispirata ai principi dell’agricoltura biologica e biodinamica. Le uve di Chardonnay provengono da parcelle della tenuta aziendale che hanno circa 30 anni e sono coltivate su terreni di medio impasto, di natura calcarea, argillosa e sabbiosa. I migliori grappoli sono pressati in modo soffice e il mosto fermenta spontaneamente grazie ai lieviti indigeni, in barrique di rovere francese, in vasche di cemento e d’acciaio. L’affinamento si svolge per circa un anno negli stessi contenitori, senza lo svolgimento della malolattica, per preservare la tensione espressiva e la freschezza Il vino Chardonnay “Mainque” della Bodega Chacra fonde perfettamente le caratteristiche del magnifico terroir della Patagonia con la classica tradizione francese. È un vino dal profilo internazionale, che racconta l’Argentina attraverso un vitigno conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per la sua eleganza e intensità aromatica. Alla vista conquista con un bellissimo colore giallo chiaro con riflessi luminosi. Il bouquet esprime tutta la raffinata finezza dei grandi Chardonnay, con profumi di fiori bianchi, aromi di agrumi maturi, di scorza di lime, frutta a polpa bianca, morbidi cenni di pasticceria, sfumature tostate, di frutta secca e di delicate spezie. Il frutto ricco e seducente, avvolge il palato con aromi generosi e ampi, che si distendono armoniosi verso un finale lungo, fresco e sapido.
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Il Chianti Classico Gran Selezione “Vicoregio 36” del Castello di Fonterutoli-Mazzei è un vino toscano di particolare pregio, frutto di un lungo lavoro di ricerca sui migliori cloni di Sangiovese, con il desiderio di creare un vino di grande complessità gustativa, in grado di presentare un volto insolito e capace di riassumerne le migliori qualità. È prodotto con le uve di ben 36 diversi cloni. Il lungo affinamento in legno, contribuisce ancor di più ad aumentare la profondità e la sfaccettatura aromatica del vino, che propone, oltre ai classici aromi varietali del Sangiovese, note speziate, di macchia mediterranea, di legni nobili, che confluiscono in un sorso ricco e scorrevole, dalla straordinaria piacevolezza di beva. Il Chianti “Vicoregio 36” rientra tra le migliori eccellenze della Toscana del vino. Viene prodotto da una cantina storica, il Castello di Fonterutoli della famiglia Mazzei. La tenuta si trova nel cuore dell’area classica del Chianti e dal XV secolo rappresenta la storia dei vini di questo territorio. Un vino così non poteva nascere che in un contesto di antiche tradizioni e dal desiderio di mettere a frutto l’esperienza di secoli nel coltivare questo nobile vitigno a bacca rossa. Si tratta di un vino che va oltre i classici schemi è il modo moderno di realizzare una vigna affidandosi ai cloni più comuni. Il vigneto di Mix 36 è una sorta di catalogo delle migliori piante di Sangiovese che è stato possibile reperire nelle terre del Chianti. Un vino che s’ispira alla naturale biodiversità del passato, mediata da un attento lavoro dell’uomo per selezionare solo le viti migliori. Il “Vicoregio 36” Gran Selezione Classico Chianti del Castello di Fonterutoli-Mazzei è una grande espressione di Sangiovese in purezza, che ha visto la luce dopo circa 40 anni di lavoro per selezionare i migliori cloni di Sangiovese, fino ad arrivare ai 36 piantati in vigna. È un vino di ricerca, il punto d’arrivo di un progetto ambizioso, che vuole restituire quell’antica varietà di biotipi da sempre presente nelle vecchie vigne. Le uve provengono da un vigneto coltivato a oltre 300 metri d’altitudine, su terreni caratterizzati dalla presenza di calcare e argille. Al termine della classica vinificazione in rosso, il vino matura per 20 mesi in tonneau di rovere francese. Nel calice si presenta di colore rosso rubino intenso. All’olfatto esprime aromi sfaccettati, con note di ciliegia, marasca, frutta rossa, erbe aromatiche, cenni speziati, ricordi di legni nobili e cuoio. Ha un buon corpo e bella struttura, sorretta da una trama tannica importante, con un centro bocca profondo e complesso. Il finale è molto persistente, con chiusura fresca e di grande equilibrio gustativo. È un monovitigno che presenta la complessità intravarietale di un blend, affascinante e unico!
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L’Auxey-Duresses Blanc ‘Monopole’ della storica tenuta borgognona Clos du Moulin aux Moines è uno Chardonnay raffinato e minerale che esprime i tipici attributi varietali e territoriali. La parcella da cui provengono le uve destinate a questa etichetta prende il nome della stessa tenuta ed essendo coltivata esclusivamente da Clos du Moulin aux Moine si configura come un monopole. Il Domaine, che si trova proprio all’interno del comune di Auxey-Duresses, può vantare una storia millenaria dal momento che le sue radici risalgono al 962, anno in cui i monaci cistercensi dell’Abbazia di Cluny eressero il clos, ossia il muretto che delimita i vigneti della cantina. Clos du Moulin aux Moines Auxey-Duresses Blanc ‘Monopole’ nasce da sole uve Chardonnay provenienti dal monopole di Clos du Moulin aux Moines, condotto a regime biologico certificato e caratterizzato da suoli formati principalmente da argilla e calcare. In cantina, il mosto ottenuto dalla soffice pressatura dei grappoli viene convogliato in vasche di acciaio inox per la fermentazione alcolica spontanea. Successivamente, la massa viene trasferita in botti di rovere francese per l’invecchiamento di 12-15 mesi che precede l’imbottigliamento finale. Nel calice, il ‘Monopole’ Clos du Moulin aux Moines Auxey-Duresses Blanc svela una veste giallo dorato dai tenui riflessi verdolini. Panorama olfattivo candido e seducente, definito da profumi di pesca bianca e mimosa, scanditi da delicati cenni di agrumi e note di piccola pasticceria. L’assaggio è morbido, fresco e avvolgente, dal finale che persiste a lungo su sensazioni sapide e minerali. Uno Chardonnay della Côte d’Or di grande eleganza, per questo da abbinare a pietanze piuttosto raffinate quali risotti ed elaborati secondi piatti a base di carni bianche come il coniglio o il vitello.
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Il Tequila Blanco Agave Azul del marchio Arette è una bottiglia che dimostra gli alti livelli qualitativi che questo tradizionale distillato messicano può raggiungere. Alla base di questa etichetta c’è una selezione di solo agave Blu Weber, conosciuto anche come agave azul e con il nome scientifico di Agave tequilana. Si tratta di una pianta grassa originaria proprio del Messico che predilige altitudini superiori ai 1.500 metri sul livello del mare e terreni sabbiosi ricchi di elementi minerali, come quelli dell’altopiano di Jalisco. Il vegetale, il solo ammesso nella produzione del tequila, può raggiungere i 2 metri di altezza e si caratterizza per il suo colore grigio-bluastro, da cui l’appellativo Azul. Il Tequila Agave Azul Arette Blanco viene prodotto impiegando solo agave Blu Weber coltivato nello stato di Jalisco su terreni di natura vulcanica. Una volta raggiunta la piena maturazione, processo che può richiedere anche più di 10 anni, la pianta viene tagliata per estrarre il cuore zuccherino, chiamato piña per via dell’aspetto che ricorda quello dell’ananas. La piña viene quindi cotta in apposite grandi pentole a pressione ed è successivamente macinata per ricavare il succo altamente zuccherino contenuto al suo interno, che è quindi sottoposto a un doppio processo di distillazione in alambicchi discontinui. Il distillato viene infine diluito con acqua purissima delle sorgenti del vulcano Tequila prima dell’imbottigliamento, senza alcun passaggio in legno. L’aspetto del Tequila Blanco Agave Azul di Arette è cristallino e trasparente. Il ricco spettro aromatico è definito da piacevoli sentori erbacei mentre al palato questo tequila rivela un corpo morbido e avvolgente, quasi cremoso. Un distillato che esprime il volto più puro del tequila, da gustare liscio oppure da impiegare nella mixology per la preparazione di cocktail dal carattere esotico.
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La Syrah “Gargantua Oregon”, proposta dalla cantina statunitense Bergström, è una scommessa vinta. Dopo essere diventata famosa grazie a una produzione di Pinot Noir e di Chardonnay di eccellente qualità, questa bella realtà dell’Oregon ha deciso di cimentarsi anche con la Syrah, un antico vitigno francese, nato da un incrocio tra Mondeuse Blanc e Dureza, che nella Valle del Rodano produce vini intensi, raffinati e speziati. La scelta delle parcelle più adatte da un punto di vista pedoclimatico e un lavoro in vigna e in cantina condotto con estrema cura, hanno permesso di realizzare un rosso fedele al carattere varietale dell’uva e in grado di esprimere ricchi aromi di piccoli frutti di bosco, accompagnati dalla tipica nota di pepe nero. “Gargantua Oregon” è una Syrah della cantina Bergström. La tenuta ha un’estensione complessiva di 34 ettari, di cui 13 dedicati alla viticoltura e suddivisi in differenti poderi con caratteristiche peculiari. Le vigne si trovano nella Willamette Valley, conosciuta a livello mondiale per essere una delle aree degli Stati Uniti più vocata in assoluto per la coltivazione della vite. Il clima particolarmente fresco e i suoli vocati, offrono le migliori condizioni per la coltivazione di Pinot Noir, Chardonnay e Syrah. Il vino è il frutto della selezione di uve provenienti da diverse parcelle della tenuta, tutte situate all’interno della denominazione Oregon, che hanno in comune la presenza di terreni composti da sabbie e argille, ricchi di ghiaie e basalti d’origine vulcanica. Le vendemmie sono effettuate a mano e i migliori grappoli sono trasportati in cantina per procedere alla vinificazione. Le fermentazioni avvengono a grappolo intero in botti di rovere usate. Il vino si affina poi per 12 mesi in barrique e per ulteriori 12 mesi in bottiglia. Il vino Syrah “Gargantua Oregon” di Bergström esprime perfettamente la tipicità del terroir di questa famosa regione degli Stati Uniti, attraverso una sintesi di vari vigneti, che contribuiscono e creare un risultato armonioso ed equilibrato. Il vino si presenta di un bel rosso rubino scuro con riflessi color porpora. Il quadro olfattivo è caratterizzato dagli aromi di mirtillo, mora selvatica, ciliegia, ribes nero, cenni di sottobosco e humus, sfumature floreali e di erbe officinali e sensazioni speziate di pepe nero. Intenso e strutturato, presenta al palato una trama tannica incisiva, ma ben integrata a un frutto maturo e profondo, che accompagna a un finale lungo e persistente, con piacevoli note speziate e balsamiche.
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Il Whisky Rye Wood Smoke della realtà produttiva finlandese Kyro Malt Distillery si configura come un whisky dall’animo piacevolmente affumicato. Infatti, la segale impiegata per la realizzazione di questo distillato viene affumicata con legno di ontano all’interno di un fienile “rihii” di oltre 100 anni, secondo un’antica usanza nordica. Tale tecnica arricchisce il prodotto di sentori peculiari che ricordano il fumo del falò, il prosciutto affumicato e le foreste finlandesi. Questo whisky originale è un’edizione limitata di puro malto di segale, cereale molto importante nell’alimentazione finlandese. Kyro Malt Distillery Whisky Rye Wood Smoke nasce da pura segale coltivata in Finlandia e affumicata con legno di ontano. La segale è dapprima sottoposto al processo di maltaggio, che consiste nel macerare i chicchi in acqua favorendo il germogliamento e quindi la conversione degli amidi in zuccheri semplici. A questo punto si procede con la fase di infusione in acqua calda che prepara la massa per la fermentazione alcolica operata dai lieviti. Il fermentato viene quindi distillato in alambicchi e il liquido così ottenuto è introdotto in botti di rovere francese e rovere bianco americano precedentemente impiegate per la maturazione del Bourbon, contenitori in cui resta a invecchiare per un lungo periodo prima dell’imbottigliamento. Il Rye Whisky Wood Smoke di Kyro Malt Distillery è di colore ambrato intenso. L’olfatto si distende su sentori di sottobosco e leggeri aromi di vaniglia, con una vivida sensazione affumicata sullo sfondo. Ricco e bilanciato il gusto, caratterizzato da un calore avvolgente e una piacevole morbidezza. La chiusura richiama delicati ma persistenti sentori affumicati.
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Il Riesling Dry Grosse Lage Apotheke GG ‘Magna Charta’ è un’espressione minerale e speziata del Riesling della Mosella, frutto della consolidata esperienza della realtà a conduzione famigliare Josef Milz. La pregiata selezione ‘Magna Charta’ comprende Riesling di grande eleganza invecchiati in piccole botti di rovere francese provenienti dalla Borgogna, con un uso del legno sempre perfettamente ponderato. L’apporto del legno, sommato alla naturale elevata acidità del Riesling, crea un connubio armonioso in grado di esaltare le qualità del vitigno e del territorio. Il ‘Magna Charta’ Riesling Grosse Lage Apotheke GG Dry di Josef Milz viene prodotto con uve Riesling Renano in purezza coltivate su colline di ardesia grigia caratterizzate da pendenze molto elevate, situate a circa 200 metri sul livello del mare e affacciate sul fiume Mosella. A seguito della raccolta e accurata selezione le uve vengono pressate in maniera soffice, con il mosto così ottenuto che va incontro al processo di fermentazione alcolica in serbatoi di acciaio inox grazie al solo intervento dei lieviti indigeni. Terminata la fermentazione il vino è posto a maturare per alcuni mesi in botti di rovere borgognone di più passaggi fino all’imbottigliamento finale. Il Grosse Lage Riesling Dry ‘Magna Charta’ Apotheke GG del Weingut Josef Milz ha un colore giallo paglierino brillante dalle sfumature oro-verde. Profumi di pera, frutta tropicale, scorza di agrumi, viola, miele millefiori, vaniglia e caramella mou descrivono il complesso panorama olfattivo, corredati da una forte vena minerale e da tenui cenni tostati. In bocca la viva freschezza si unisce alla delicata dolcezza, conferita dal leggero residuo zuccherino, in una progressione di pregevole slancio ed equilibrio, con armoniche sensazioni aromatiche che definiscono l’eccellente persistenza finale.
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La realtà distillatoria thailandese Chalong Bay presenta il Rum White Spiced, un distillato di pregevole originalità in grado richiamare i profumi e i sapori del sud-est asiatico. Questa bottiglia nasce dall’aggiunta in fase di distillazione di 9 botaniche provenienti dalla Thailandia e da altri Paesi del sud-est asiatico, coltivate in modo etico e sostenibile da piccoli agricoltori locali. Chalong Bay Rum White Spiced ha origine da pura canna da zucchero coltivata da agricoltori locali escludendo l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici. Quando le piante hanno raggiunto la piena maturazione si procede con la raccolta manuale finalizzata a preservare l’integrità della canna da zucchero, seguita dalla pressatura diretta mirata a estrarre il succo zuccherino contenuto al loro interno. Il liquido va quindi incontro a fermentazione alcolica, passaggio fondamentale per determinare la qualità finale del rum, ed è successivamente distillato tramite un piccolo alambicco di rame importato dalla Francia seguendo tecniche tradizionali risalenti a oltre 100 anni fa. In questa fase vengono aggiunte 9 botaniche del sud-est asiatico, tra cui il basilico dolce Thai, il peperoncino, il caffè, la vaniglia, la cannella e il pandano. L’imbottigliamento è effettuato a mano dopo almeno 8 mesi di maturazione e durante tutto il processo di produzione è escluso il ricorso a qualsivoglia additivo o zucchero esogeno. Il White Spiced Rum Chalong Bay è trasparente e cristallino. Intensi richiami di vaniglia e cannella descrivono il panorama olfattivo assieme a cenni di caffè e cacao sul finale. Il gusto è fresco, morbido e agrumato, ricco di note di marzapane e pan di zenzero accompagnate da durevoli sensazioni speziate e leggermente erbacee che richiamano le percezioni dell’olfatto.
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Marco Buvoli della cantina L’Opificio del Pinot Nero presenta lo Spumante Metodo Classico Extra Brut ‘Dodici’, una bollicina di straordinaria complessità e profondità espressiva elaborata attraverso un lunghissimo riposo sui lieviti in bottiglia di 12 anni, da cui il nome. Marco è un’artista della spumantizzazione che con passione viscerale lavora il Pinot Nero a Gambugliano, nei Colli Vicentini, ricavandone pregevoli Metodo Classico dall’identità ben definita che si collocano tra le migliori espressioni di bollicine artigianali di tutta Italia. Lo Spumante Metodo Classico ‘Dodici’ Extra Brut di Buvoli è un 100% Pinot Nero coltivato secondo i principi dell’agricoltura biologica e della biodinamica nel fresco clima prealpino dei Colli Vicentini, caratterizzato da notevoli escursioni termiche giornaliere. Si tratta di un assemblaggio di diverse annate con un’aggiunta di vino di riserva da Metodo Solera. In generale, i grappoli sono raccolti a mano, attentamente selezionati e quindi pressati in maniera soffice, con il mosto così ricavato che viene posto in vasche di acciaio per la fermentazione alcolica spontanea. Una parte della massa è poi lasciata maturare in botti di legno in accordo al Metodo Solera. Una volta eseguito l’assemblaggio delle diverse partite, la cuvée viene posta in bottiglia per la rifermentazione secondo il Metodo Classico, con ben 12 anni di affinamento sui lieviti prima della sboccatura e del dosaggio Extra Brut. Nel calice, il ‘Dodici’ Buvoli Spumante Extra Brut Metodo Classico si presenta con un intenso colore giallo dorato dall’effervescenza elegante. Peculiari e articolati i profumi di mela cotta, fiori secchi e burro che incontrano sensazioni di panificazione e note di frutta secca come la mandorla e la nocciola. In bocca risulta molto fresco e teso, con una finissima bollicina che accompagna il finale secco, sapido e di sbalorditiva persistenza
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Il Whisky “The Smoky Ten” di Benriach 10 Anni è un Single Malt giovane e piacevolmente immediato, che fa parte della gamma Core della celebre distilleria scozzese. Si affianca alla storica etichetta Ten, proponendo una versione leggermente affumicata, che non tradisce però lo stile che da sempre connota i distillati originari della regione dello Speyside. Morbidezza, sentori maltati e piacevolmente fruttati, continuano a restare in primo piano e sono solo accompagnati da una carezza fumé, che dona una sfumatura più complessa al bouquet. Una piccola variazione sul tema molto apprezzata dagli estimatori della distilleria. “The Smoky Ten” è un Whisky Single Malt invecchiato 10 Anni, prodotto da una storica distilleria dello Speyside. Benriach è stata fondata da John Duff verso la fine dell’Ottocento e si è sempre distinta per una produzione di Single Malt intensi e ricchi, grazie a un eccellente malto e all’acqua pura delle sorgenti locali. Oltre alla classica produzione in stile Speyside, all’inizio degli anni ’70, Benriach ha cominciato a produrre anche whisky con orzo maltato, utilizzando della torba proveniente dalle Highlands. Da questa innovazione, sono nate le etichette Smoky, che presentano un profilo leggermente affumicato e tostato. Prima della creazione dell’assemblaggio finale e dell’imbottigliamento, i distillati sono fatti maturare per 10 anni in botti precedentemente utilizzate per l’invecchiamento di Bourbon americano, di Rum giamaicano e in botti nuove di rovere tostato. Un mix perfetto per regalare un’affascinante complessità gustativa. Il Single Malt “The Smoky Ten” Benriach è un Whisky invecchiato 10 Anni che nasce per offrire un’altra interpretazione dell’etichetta classica e più popolare della distilleria. Si tratta di una versione intensa e accattivante, che fonde sapientemente il carattere morbido e fruttato tipico della tradizione dello Speyside con leggere sfumature affumicate dei Whisky torbati. Nel bicchiere si presenta di colore oro brillante con riflessi luminosi. Il quadro olfattivo è dominato da profumi di frutta gialla matura, cenni di malto e miele, sfumature di morbide spezie orientali, lievi cenni tostati e fumé. Al palato è caldo e avvolgente, con un sorso cremoso, che anticipa un finale persistente e armonioso.
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Lo Champagne Brut Nature ‘Les Semblables – Boréal’ di Clandestin si configura come una bollicina artigianale dalla tensione emozionale elaborata nella Côte des Bar. La realtà produttiva Clandestin nasce come joint venture tra Bertrand Gautherot, storico fondatore della tenuta champenoise Vouette et Sorbeé, e Benoit Doussot, giovane vigneron borgognone. L’obiettivo dei due è quello di valorizzare la zona della Côte des Bar, a lungo rimasta in ombra rispetto alle altre più blasonate aree della Champagne. Inoltre, Bertrand e Benoit hanno scelto di puntare su vecchie parcelle situate vicino al piccolo villaggio di Buxières-sur-Arce, a lungo considerato meno vocato per via delle temperature più fresche e dell’esposizione a ovest dei vigneti. Ciò è alla base della straordinaria verticalità e agilità degli Champagne di Clandestin. ‘Les Semblables – Boréal’ Clandestin Champagne Brut Nature è un Pinot Noir in purezza, quindi un Blanc de Noirs, da viti allevate a regime biologico su suoli kimmeridgiani calcarei, con esposizione a occidente. Le uve vengono vinificate in bianco attraverso una delicata pressatura, seguita dalla fermentazione alcolica spontanea del mosto in botti di rovere francese, dove il liquido resta a riposo per diversi mesi sulle fecce fini. Una volta pronta, la base spumante viene posta in bottiglia e addizionata della liqueur de tirage per la presa di spuma in accordo al Metodo Champenoise, con almeno 24 mesi di sosta sur lie prima del non-dosaggio. Clandestin Champagne Brut Nature ‘Les Semblables – Boréal’ è di colore giallo paglierino brillante con perlage delicato e persistente. Olfatto dominato da peculiari e irresistibili descrittori agrumati e marini, associati a fini note floreali. Fresco e dinamico l’assaggio, caratterizzato da un persistente slancio minerale.
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Il Barbacarlo è il simbolo italiano di artigianalità enologica, un vino contadino prodotto come si faceva una volta dal cavaliere Lino Maga nelle colline di Broni. Si tratta di un’espressione rustica, mutevole di anno in anno, estranea alle denominazioni, ma a marchio registrato, mitizzato da estimatori del calibro di Veronelli e Gianni Brera. Come dice Lino “l’importante è che piaccia” e anche se è troppo dolce lo imbottiglia lo stesso perché l’annata deve riflettere il luogo e il tempo. Ogni anno una sorpresa e ogni anno una nuova esperienza, mai banale e sempre originale, il suo Barbacarlo è la massima espressione dell’Oltrepò ed il massimo rispetto tra l’uomo e la terra. Natura e semplicità, niente più. Lino Maga era un personaggio che meritava di essere conosciuto di persona, un vero contadino d’altri tempi, legato fortemente alla sua terra. Lo sguardo fermo e saggio di colui che ha vissuto la vigna e il tempo, e quella dannata sigaretta che lo accompagnava in ogni suo momento. Lunghi silenzi in un luogo di memorie antiche. Parlare con Lino era un’esperienza indimenticabile che andava di là del concetto di vino. Il vino Barbacarlo nasce dall’assemblaggio di Croatina, Uva Rara e Ughetta coltivate nell’omonimo cru, intitolato a un vecchio zio Carlo (‘barba’ significa zio in dialetto pavese), da ceppi centenari con rese bassissime. I vigneti, che poggiano terreni tufacei-sassosi con forte pendenza, sono curati in maniera saggia e contadina, senza l’utilizzo di prodotti di natura sintetica e il processo di produzione prevede l’utilizzo di botti di rovere e castagno per la fermentazione, senza lieviti aggiunti. Matura in bottiglia, portando con sé un’eventuale rifermentazione che lo arricchisce di una venatura carbonica e una dolcezza carezzevole quanto imprevedibile. Il Barbacarlo Maga è un rosso autunnale di non facile interpretazione, versatile ma mutevole, destinato ad evolvere positivamente in bottiglia anche per 20 anni. Il colore è tendenzialmente molto intenso e concentrato, tendente al rosso granato con riflessi aranciati, con presenza di naturali particelle dovute all’assenza di filtrazioni o chiarifiche. Al naso emergono sentori di stalla e campagna che si intrecciano a note di frutta rossa matura e spezie dolci. Tra le costanti vanno ricordate la notevole succosità, una lieve vivacità carbonica, sviluppi freschi e selvaggi con fondo terroso, un finale lungo e saporito, sapido e leggermente amarognolo. Un collarino legato alla bottiglie illustra le caratteristiche del millesimo e ne scrive, anno dopo anno, la storia. Una storia divenuta leggenda.
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Il Saint Aubin Premier Cru ‘Les Castets’ del Domaine Henri Prudhon & Fils si configura come un’espressione di Chardonnay borgognone dal profilo aromatico ricco e raffinato. Il lieu-dit ‘Les Castets’ conta appena 5.5 ettari classificati Premier Cru, impiantati su terreni ricchi di pietre e marne calcaree. L’elevata pendenza e la porosità del suolo fanno sì che le radici delle piante tendano a svilupparsi in profondità in cerca di acqua, fattore che favorisce l’alta concentrazione e la straordinaria mineralità dei vini. Si tratta del Premier Cru più occidentale dell’AOC di Saint-Aubin, dedicato in prevalenza allo Chardonnay, vitigno che qui fornisce risultati qualitativamente migliori rispetto al Pinot Noir. Il ‘Les Castets’ Domaine Henri Prudhon Saint-Aubin Premier Cru è uno Chardonnay in purezza da viti di 15 anni di età media, coltivate su terreni di matrice argilloso-calcarea con esposizione a est e sud-est. Dopo la vendemmia le uve vengono pressate in maniera soffice tramite pressa pneumatica e il mosto fermenta quindi in piccole botti di rovere francese usate. Anche la successiva fase di maturazione ha luogo in botti di rovere francese, in questo caso con una percentuale di legni nuovi del 25%, per un periodo complessivo di 12 mesi trascorsi sulle fecce fini. Segue l’imbottigliamento e l’ulteriore riposo in vetro prima della definitiva uscita sul mercato. Alla vista, il Saint-Aubin ‘Les Castets’ Premier Cru della realtà vitivinicola Domaine Henri Prudhon & Fils rivela una tonalità giallo paglierino dalle brillanti sfumature dorate. Il ventaglio aromatico si apre su ricchi profumi di frutta matura, scorza di agrumi, fiori bianchi e frutta secca, supportati da pregevoli sensazioni minerali ed evocative note speziate e boisé donate dal passaggio in legno. Sviluppo gustativo elegante, dinamico e ampio, contraddistinto da brillante freschezza e incisiva verve sapido-minerale.
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Il Domaine du Chateau de Fleys presenta lo Chablis Premier Cru ‘Mont de Milieu’, un’etichetta dallo strabordante timbro minerale che dona tensione al gusto. Il Premier Cru di ‘Mont de Milieu’ è uno dei vigneti più vocati alla viticoltura dell’areale di Chablis e si trova sul versante di una collina protetta dai venti del nord da un bosco, pur essendo piuttosto aperto e areato. Il climat è situato sulla riva destra del fiume Serein e conta complessivamente 44 ettari vitati, caratterizzati da suoli piuttosto omogenei. Storicamente, questo appezzamento collinare era attraversato dalla linea di confine che separava la contea di Champagne dal ducato di Borgogna. Lo Chablis ‘Mont de Milieu’ Premier Cru di Chateau de Fleys è un 100% Chardonnay da viti di 50 anni di età media esposte a pieno sud. Il vigneto si estende su 2 ettari e mezzo ed è radicato su suoli del periodo kimmeridgiano ricchi di argille calcaree e fossili marini. Alla raccolta manuale segue la pressatura soffice delle uve e il mosto va quindi incontro a fermentazione alcolica in vasche di acciaio inox, stessi contenitori vinari dove si realizza la fermentazione malolattica completa. Anche la conseguente fase di maturazione di diversi mesi ha luogo in acciaio, allo scopo di preservare tutta la freschezza e mineralità proprie del climat. Lo Chablis Premier Cru ‘Mont de Milieu’ di Chateau de Fleys è di colore giallo paglierino brillante. Il mosaico olfattivo si compone di delicati profumi floreali ed erbacei che abbracciano freschi sentori di iodio e agrumi. Teso e bilanciato l’assaggio, dalla progressione fresca e croccante che poggia su lunghe sensazioni minerali. Grazie alla sua espressività minerale quasi marina, questo Chablis si abbina splendidamente a primi e secondi piatti di mare alquanto elaborati.
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Il Ben Ryé Donnafugata è uno dei passiti siciliani più famosi in Italia e nel mondo, divenuto un paradigma del Passito di Pantelleria. Il suo nome significa in arabo “figlia del vento”, epiteto attribuito a quest’isola del Mediterraneo, colpita da venti che soffiano sui grappoli d’uva e sulle coltivazioni portando con sé profumi intensi e molto caratteristici, gli stessi che troviamo nel vino. L’immagine che decora l’etichetta è realizzata dal designer Stefano Vitale e illustra il lavoro e la fatica dei viticoltori in questo territorio, illuminati da un’intensa luce solare, con sullo sfondo il ‘dammuso’, una tipica architettura dell’isola. Le uve di Zibibbo che danno origine al Donnafugata Ben Ryé provengono da ben 11 contrade dell'isola di Pantelleria: ognuna di queste è caratterizzata da un diverso microclima e produce uve dalle caratteristiche uniche. Il lavoro di produzione consiste nella raccolta delle uve dai tipici alberelli panteschi, nella pulizia dei grappoli e nel loro appassimento naturale sui graticci al sole per 3-4 settimane a partire dal 15 agosto. In settembre viene effettuata una seconda raccolta nelle contrade meno precoci e nel mosto fresco di queste uve vengono immersi gli acini dei grappoli appassiti diraspati a mano. Durante il periodo di fermentazione, che si conclude a novembre, la macerazione delle bucce cariche di zuccheri conferiscono al prodotto struttura, complessità, colore ed una favolosa esuberanza aromatica. Il Passito di Pantelleria Ben Ryé è uno straordinario esempio di vino da meditazione: avvolgente, armonico, dolce, fresco e morbido. Sono ricchissime le note di albicocca, di pesca, di fichi secchi e di miele che emergono al naso, così come notevole sono la struttura e la complessità che incantano il palato: una leggera e armonica fusione tra dolcezza, morbidezza e sapidità. Un nettare dolce che esprime tutta la forza e l’energia dei due protagonisti di Pantelleria: il sole e il vento che soffia sui grappoli di Zibibbo. Da questi elementi, uniti ad una millenaria sapienza produttiva dell’uomo, nasce questo straordinario passito: un grande passito da meditazione, da abbinare eventualmente alla ricca pasticceria siciliana, un ottimo compagno per una serata romantica o per un momento elegante da trascorrere leggendo un libro o ascoltando della buona musica.
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Il Trento Spumante Magnum Brut è un Blanc de Blancs fresco ed elegante, che ben rappresenta lo stile della Cantina Balter. La tradizione spumantistica trentina ha origini antiche, che Balter interpreta tenendo fede alla consuetudine di famiglia. La Tenuta si trova vicino a Rovereto e si estende su 10 ettari, coltivati a circa 350 metri d’altitudine, perfettamente esposti a mezzogiorno. In queste favorevoli condizioni pedoclimatiche, fresche e soleggiate, lo Chardonnay ha trovato ottime condizioni per esprimersi con grande finezza e regalare basi spumante di alta qualità. Magnum Brut Balter nasce da vigne di Chardonnay coltivate in parte a pergola trentina e parte a guyot. Grazie al clima mite e alle notevoli escursioni termiche, le uve maturano lentamente e arrivano all’epoca della vendemmia con frutto ricco e intenso. La raccolta è leggermente anticipata e dopo la spremitura soffice, il mosto fermenta parte in acciaio e parte in piccole botti di rovere. Dopo una maturazione di 8 mesi, viene creata la cuvée e il successivo periodo di affinamento sui lieviti è di circa 36 mesi. Un periodo che regala allo Chardonnay un giusto grado d’evoluzione verso note mature e aromaticamente espressive. Il Trento Spumante Brut Balter è un Metodo Classico Magnum molto piacevole, ideale da bere come aperitivo o da abbinare ad antipasti o a piatti di pesce delicati. Alla vista si presenta giallo paglierino brillante con riflessi dorati. Il perlage è fine e di bella persistenza. Il bouquet si apre su profumi floreali, note agrumate, aromi di frutta bianca, con sfumature di crosta di pane e frutta secca. Il sorso è raffinato e cremoso, con bell’equilibrio tra frutto maturo e intensa freschezza, sapida e minerale. Un formato Magnum celebrativo per un grande brindisi!
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Eugenio Bocchino presenta il Barolo Lu, un rosso strutturato capace di rimanere impresso grazie alla sua meravigliosa ampiezza ed eleganza. All’interno del celebre comune di La Morra, nel cuore dell’areale del Barolo, la famiglia Bocchino coltiva poco più di 5 ettari piantati principalmente a Nebbiolo, con una filosofia produttiva che abbraccia i principi dell’agricoltura biologica e di quella biodinamica. Decidere di limitare i trattamenti e di non impiegare fitofarmaci in un territorio caratterizzato da un clima tendenzialmente umido, rappresenta una scelta coraggiosa, che ripaga con vini genuini e ancor di più legati allo strepitoso e unico terroir delle Langhe. Il Barolo Lu di Eugenio Bocchino deriva da solo Nebbiolo, come imposto dal disciplinare di produzione, coltivato nel comune di La Morra su terreni argillosi e calcarei siti a 400 metri di altitudine. La vendemmia si realizza interamente a mano, mentre la fermentazione alcolica in acciaio è condotta dai lieviti indigeni naturalmente presenti sulla buccia degli acini e nell’ambiente di cantina. Il lungo contatto del mosto con le bucce dura ben 2 mesi, allo scopo di estrarre tutte le nobili componenti che l’uva può offrire. Terminata questa fase del processo di vinificazione il vino viene trasferito in grandi botti usate, dove riposa per 24 mesi prima dell’ulteriore affinamento in bottiglia. Nel calice, il Barolo DOCG Eugenio Bocchino Lu esprime un affascinante colore granato intenso. L’olfatto rivela profumi complessi ed evoluti di frutta rossa in confettura e spezie dolci, che si combinano a sfumature terziarie di legno, cuoio e mentolo. Sorso intenso, vellutato ed elegante, di corpo muscoloso e dai tannini ruggenti. Barolo classico e tradizionalista, vera e nobile espressione langarola da gustare con succulenti piatti della tradizione, come la lepre in civet.
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Lo Champagne Brut Nature Grand Cru della Maison Georges Vesselle è un Millesimato di notevole finezza ed eleganza, che esprime con estrema purezza le migliori caratteristiche di Bouzy, da secoli conosciuto come vera eccellenza della Champagne. In questo terroir il Pinot Noir regna sovrano e dona uve di straordinaria ricchezza, tanto che la zona è famosa anche per i suoi vini rossi. Proprio la piena maturità del frutto, che garantisce un equilibrio perfetto, unita a un lungo processo di affinamento sui lieviti, permette di proporre un dosaggio zero. Uno Champagne limpido riflesso del terroir dedicato ai grandi amanti di questo leggendario Grand Cru. Brut Nature Grand Cru è uno degli Champagne di punta della gamma di Georges Vesselle. La Maison gestisce da più generazioni una tenuta nei pressi del borgo di Bouzy. Il domaine ha un’estensione complessiva di 17 ettari coltivati per il 90% con Pinot Noir e per il restante 10% con Chardonnay. La cuvée rispecchia fedelmente la composizione del vigneto aziendale. Le uve provengono dalle migliori vigne della tenuta, che hanno circa 15 anni d’età e sono coltivate su suoli di matrice calcareo-argillosa. Le vinificazioni si svolgono separatamente per vitigno e singola parcella. Alla pressatura soffice segue la fermentazione in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata. I vins clair del millesimo vengono quindi assemblati e la seconda fermentazione si svolge in bottiglia secondo il Metodo Champenoise, con un affinamento sui lieviti di 60 mesi nelle caves scavate nel gesso a 16 metri di profondità. Lo Champagne Brut Nature Grand Cru della Maison Georges Vesselle è l’emblema del territorio, l’etichetta che meglio illustra la personalità unica di Bouzy. Una bottiglia di eccellente livello qualitativo dedicata ai puristi. Alla vista si presenta con un bellissimo colore giallo chiaro con brillanti riflessi dorati. Il bouquet è intenso, con aromi di agrumi maturi, di scorza di lime, frutta a polpa bianca, pesca, pera, note di crosta di pane e cenni di frutta secca tostata. Al palato regala un sorso lungo e profondo, con aromi armoniosi, molto persistenti e un finale di vibrante freschezza minerale.
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L’Amarone Classico "Costasera" , in formato Magnum, di Masi è inequivocabilmente riconosciuto come un punto di riferimento per questa tipologia di vini, se non addirittura tra i grandi rossi italiani. La cantina è storicamente radicata nel cuore della Valpolicella e nel territorio delle Venezie, dove nascono i sublimi vini, grazie ad una tenace ed esperta tecnica maturata nel tempo, coniugando tradizione e innovazione. Le uve Corvina, Rondinella e Molinara provengono da terreni con presenza di basalto e differenti tipologie di suolo. Differenze che esaltano la qualità del rosso una volta assemblato. Le coste rivolte al tramonto sono considerata le migliori per produrre un Amarone ineguagliabile. Infatti, qui il giorno ha una durata maggiore e le vigne beneficiano di più calore, vantaggio amplificato anche dalla positiva vicinanza del Lago di Garda, che rispecchia la luce del sole e accarezza l’ambiente con il suo clima più mite. L’Amarone Classico Magnum Masi è ottenuto dalla tecnica dell’appassimento delle uve durante i primi mesi invernali, ormai cifra della cantina grazie ai notevoli studi apportati dai propri tecnici, che porta i grappoli ad essere distesi delicatamente nei fruttai tradizionali su arele di canne di bambù, le quali garantiscono una maggiore areazione tra i grappoli. Questa antichissima tecnica fa si che le uve concentrino al meglio zuccheri e sostanze ideali, ed evolvano le proprie caratteristiche aromatiche. Quando i frutti sono ritenuti pronti vengono pigiati ed è avviata la fermentazione alcolica, svolta in maniera lenta e lunga alla bassa temperatura naturale dei mesi invernali. Il vino così ottenuto affina 24 mesi per la maggior parte in botti di rovere di Slavonia, la restante in barrique. Masi "Costasera" alla vista è di un intensissimo rosso rubino, denso e oleoso. Al naso emergono coinvolgenti note di frutta quasi cotta, in alcune sfumature è quasi tostato, velatamente speziato. Al palato è equilibrato ma allo steso tempo inebria la beva, dal tannino sempre presente, si riconosce un succoso frutto, chiude in maniera ricca e persistente. Simbolo, fiero ed esuberante. Non vuole essere secondo a nessuno neanche nel prestigioso formato Magnum!
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Il Cornas “Granit 30” di Vincent Paris è un rosso francese di grande stile ed eleganza realizzato con metodi artigianali da un giovane e schivo vigneron della Valle del Rodano. Qui è ovviamente l’uva Syrah la protagonista indiscussa che viene interpretata da Vincent Paris in una versione vinosa e piacevoli con aromi fruttati decisamente marcati. La cantina è nata nel 1997 e tutto è partito proprio da un solo ettaro proprio di Syrah a Cornas. Questo vino segna l’inizio della storia vinicola di Vincent e mette le basi per un lavoro straordinario fatto anche sulle altre varietà tipiche della zona. Con il “Granit 30” di Vincent Paris si vola a Cornas, denominazione francese di grande prestigio e tradizione con sede nella Valle del Rodano. La particolarità del domaine è però quella di essere localizzata nel settore settentrionale della valle, tra il fiume e il Massiccio Centrale; questo significa essenzialmente che le vigne hanno pendenze da capogiro che si aggirano tra il 30% e 60%. Altra conseguenza della morfologia del territorio è la presenza tra i filari di granito - presente anche nel nome del vino in etichetta - spesso sottoforma di pietre e ghiaia. In cantina l’approccio di Vincent per questo vino è non-interventista: le uve vengono sottoposte a una prima macerazione a freddo di una settimana a qui segue la fermentazione alcolica spontanea. Il riposo di almeno 12 mesi in botti di legno di rovere usate dona morbidezza e complessità al vino. Il “Granit 30” di Vincent Paris è un rosso a base Syrah che vi convincerà per la sua anima fruttata e vinosa. Il colore è rosso intenso con i tipici riflessi violacei dell’uva di partenza; agitando delicatamente il calice è possibile già percepirne alla vista la struttura, scorgendo gli archetti sulle pareti del bicchiere. Al naso sono gli aromi di frutti rossi maturi a fare da padroni, soprattutto di ribes, prugna e mora, contornati da piacevoli sfumature di spezie esotiche, in particolare pepe nero e cardamomo. Il sorso infine è pieno e rotondo, con sensazioni fruttate e tannino ben amalgamato.
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Il Bas Armagnac XO firmato Château de Laubade è un distillato che racconta la forza del legame fra i Lesgourgues, oggi alle redini della distilleria con la terza generazione della famiglia, e il terroir di Sorbets d’Armagnac. I legni utilizzati per l’affinamento di questo XO provengono infatti dai boschi che circondano il castello, e la distillazione viene seguita con cura e attenzione dal Maître de Chai, responsabile di tutti i passaggi che avvengono in cantina, seguendo tradizionali processi artigianali tramandati in oltre 150 anni di attività. Un’etichetta ricca di profumi al naso, che riempie il palato con classe e raffinatezza, senza mai rinunciare a un corpo ben definito, che prosegue anche sul finale della beva, grazie a un gusto dotato di ottima persistenza. Questo Bas Armagnac XO viene assemblato dallo Château de Laubade partendo da una meticolosa e precisa selezione di acqueviti, maturate in barrique di Guascogna, legno proveniente dalle foreste di proprietà dello stesso Château, per un periodo compreso fra i 25 e i 15 anni. Queste acqueviti nascono da una distillazione artigianale, tramite un alambicco dalle dimensioni imponenti, di vini bianchi realizzati partendo dalle uve tipiche della zona dell’Armagnac, cioè Ugni Blanc, Baco, Colombard e Folle Blanche. Il XO Bas Armagnac si rivela alla vista con un forte impatto visivo, che evidenzia un colore ambrato luminoso. Al naso si muove con una progressione olfattiva stratificata e generosa, che presenta tocchi fruttati e sentori terziari, arricchiti da note di pane tostato e cenni alla scorza degli agrumi. In bocca è di buon corpo, raffinato, con un sorso avvolgente che sul finale dimostra di avere una grande persistenza. Una bottiglia perfetta per condividere momenti di riflessione dopo cena, in compagnia dei vostri ospiti.
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Il Pinot Grigio "Fuoripista" è un elegantissimo vino dal colore oro rosato, particolare dovuto alla lunga sosta sulle bucce attraverso la particolare vinificazione in anfora, diventata con il tempo un’arte per Elisabetta Foradori, che ha saputo utilizzare questi contenitori fermentativi non per costruire un qualcosa di nuovo, ma solamente come strumento più vicino al fare vino e basta. Il vino nasce dalla collaborazione con Marco Devigli, viticoltore biodinamico del Campo Rotaliano e la sintesi di questo rapporto vuole esprimere il cuore di questa varietà molto diffusa in Trentino. Pura essenza. Il Pinot Grigio "Fuoripista" è frutto della fermentazione delle uve fin da subito inserite nei mitici contenitori di argilla e dalla successiva chiusura ermetica degli stessi per lasciare nascere questo fantastico vino a contatto con ciò che avvolge fin dai primi momenti gli acini delle uve Pinot Grigio, la buccia, per 8 mesi. Questo metodo, risalente a tempi quasi immemori, permette al vino di affinare lentamente all’interno delle anfore spagnole e di non avere interferenze sul gusto come nel caso del legno. Il “Fuoripista” nel suo lungo macerare arriva ad un punto in cui acquista così tanto colore da iniziare a cederlo lentamente. La lenta micro-ossigenazione dell’argilla fa si che le bucce donino al mosto con cui sono a contatto solo il meglio degli aromi e delle proprietà, che in questa maniera si estraggono senza forzature o senza avere fretta, ma semplicemente aspettando. Il Pinot Grigio "Fuoripista" è avvolto da un’aura luminosa, che ne fa risaltare ancora di più il suo colore. Al naso si avvertono tipici sentori macerati, sfumature di liquirizia, alcol pungente, note speziate e lievemente floreali. Al palato risulta caldo, abbastanza sapido, minerale e dal tannino lievemente vellutato. Ridefinisce i canoni in una versione Magnum perfetta per grandi occasioni!
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L’Extra Brut Riserva “Palazzo Lana Extreme” è uno dei Franciacorta più importanti realizzati dalla cantina Berlucchi, realtà produttiva di riferimento in tutta Italia per le bollicine. Si sviluppa all’insegna della raffinatezza, con profumi al naso che si fanno via via più avvolgenti, e un sorso rinfrescante, da cui emerge una bella trama sapida. Un’etichetta perfetta per celebrare i momenti più romantici, da trascorrere con la propria anima gemella in una serata indimenticabile. Il “Palazzo di Lana Extreme” è un Franciacorta Extra Brut Riserva che nasce dall’utilizzo in purezza di un grande vitigno internazionale, il Pinot Nero. Le uve di questa varietà vengono coltivate dalla cantina Berlucchi in diverse località, nello specifico Borgonato, Quindicipio e Brolo. Gli acini, una volta raccolti, vengono pressati sofficemente, per poi fermentare alcoolicamente in acciaio; si effettua quindi una sosta sui lieviti in barrique per sei mesi, al termine della quale si procede con una rifermentazione in bottiglia, secondo i principi di produzione del Metodo Classico. Il vino rimane a maturare sui lieviti per ben 84 mesi, per poi venire sboccato e imbottigliato, dopo l’aggiunta del liquore di dosaggio. Il Franciacorta Extra Brut Riserva “Palazzo Lana Extreme” si rivela all’occhio con una tonalità che richiama il colore del dorato, attraversata da bollicine fini e persistenti. Il profilo olfattivo è ampio e stratificato, su note in cui la frutta viene declinata con diverse sfumature, alternate a sensazioni più speziate e minerali. In bocca è di ottima struttura, elegante e poderoso, con un sorso fasciante al palato, molto fresco e minerale, contraddistinto da un gusto leggermente affumicato. Un’etichetta di grande prestigio, che raccoglie il favore delle principali guide italiane di riferimento.
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Il Rosso del Conte Tenuta Regaleali – Tasca d’Almerita costituisce una pregevole espressione dal gusto caldo e vellutato, iconica etichetta di questa importante realtà vitivinicola siciliana. Infatti, il Rosso del Conte è stata una di quelle bottiglie capaci di cambiare il destino enologico di tutta la Sicilia, orientando la produzione regionale verso la qualità già durante i primi anni ’70. Si tratta di un blend dei vitigni autoctoni Nero d’Avola e Perricone, provenienti dal vigneto San Lucio, la prima grande parcella di circa 7 ettari individuata dalla tenuta. Tenuta Regaleali – Tasca d’Almerita Rosso del Conte deriva da un assemblaggio di Nero d’Avola (58%) e Perricone (42%), varietà allevate ad alberello a circa 480 metri sul livello del mare su terreni franco-sabbiosi di colore bruno-giallastro, in parte calcarei e con una lieve presenza di scheletro. Buona parte delle viti sono state impiantate nel 1959 e la restante parte nel 1965. In cantina, la fermentazione alcolica si svolge in vasche di acciaio inox, con 20 giorni di contatto tra il mosto e le bucce e completo svolgimento della fermentazione malolattica. L’invecchiamento di 18 mesi ha invece luogo in barrique di rovere francese di Allier e Tronçais nuove precede l’imbottigliamento e l’ulteriore riposo in vetro prima dell’uscita sul mercato. Il Rosso del Conte di Tenuta Regaleali – Tasca d’Almerita è di colore rosso rubino brillante. Ricco, intenso e speziato il panorama olfattivo, descritto da sentori di frutti rossi, spezie dolci, liquirizia e caffè, impreziositi da note mediterranee di olive e frutta secca tostata. In bocca l’avvolgente morbidezza è ben equilibrata da buona freschezza e marcata sapidità, in un connubio elegante e armonioso, di lunga persistenza. Un classico dell’enologia sicula, gustoso già in gioventù ma capace di evolvere in bottiglia per lungo tempo.
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“Susucaru Rossato” è la creazione di Frank Cornelissen che funge da anello di congiunzione tra il rosato e il rosso, capace di conquistare larghe platee di pubblico grazie ad una espressività potente e vivace. Susucaru è termine siciliano per dire “l’hanno rubato”: intendendosi il raccolto, perché pare sia stato questo il grido di sorpresa dei lavoranti quando scoprirono che le uve della prima vendemmia erano scomparse... “Susucaru Rossato” è un assemblaggio che Frank Cornelissen realizza vinificando diverse varietà provenienti da parcelle sparse in zone differenti del vulcano. Le bacche bianche Malvasia, Moscadella, Cattaratto e sua maestà il Nerello Mascalese sono allevate al di fuori di qualsiasi tipo di inquadramento agronomico e senza seguire nessun trattamento che sia chimico o tradizionale, ma nemmeno biologico, nonostante la certificazione, o biodinamico: solo le indicazioni di Madre Natura, con i suoi cambiamenti e i suoi cicli, costituiscono il faro di tutte le operazioni. Le uve provengono dalle contrade del versante nord Picciolo, Crasà, Muganazzi, Feudo di Mezzo, nel comune di Castiglione di Sicilia e Calderara in comune Randazzo, mentre Puntalazzo, nel comune di Mascali, è situata sul versante est. Le altitudini variano tra i 650 e i 980 metri sul livello del mare, mentre i suoli hanno un comune denominatore nel materiale lavico, derivato da colate e depositi di ceneri, ricco di minerali e sabbie. I grappoli raccolti a mano vengono diraspati e pigiati leggermente. La fermentazione è avviata tramite pied-de-cuve con soli lieviti indigeni e la macerazione sulle bucce si protrae per 10 giorni, accompagnata da follature manuali e una delicata torchiatura finale. Alcuni mesi di maturazione in vetroresina seguono le fasi di vinificazione: l’imbottigliamento è preceduto da filtrazione, mentre non si eseguono chiarifiche. “Susucaru Rossato” di Cornelissen sfoggia un colore rosa carico, virato al lampone. L’ampio bouquet dei profumi si apre sui piccoli frutti rossi croccanti, variando poi su note speziate e sentori di erbe aromatiche, lasciando infine emergere tutta la potenza marina e salmastra. I caratteri minerali identificano il sorso, di grande sapidità e freschezza, che si svela elegante e schietto ad un tempo.
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Del Maguey Mezcal ‘Santo Domingo Albarradas’ si configura come un mezcal dal carattere autentico e tradizionale, frutto della tradizione di un singolo villaggio dello stato messicano di Oaxaca. Infatti, questo distillato fa parte della linea ‘Village Tradiciones’, che racchiude espressioni della consolidata cultura mezcalera di zone assai circoscritte di Oaxaca, nella fattispecie del villaggio di Santo Domingo Albarradas, localizzato su un’alta montagna al confine con una foresta nebbiosa della regione di Mixe. Si tratta di un territorio tropicale situato nella parte sud dello stato di Oaxaca, dove la famiglia Morales Luis alimenta la tradizione mezcalera dell’area collaborando con Del Maguey per la produzione di questo mezcal. Il ‘Santo Domingo Albarradas’ Mezcal Del Maguey ha origine da puro agave Espadin coltivato sulle ripide alture montuose del villaggio di Santo Domingo Albarradas. Quando la pianta ha raggiunto la perfetta maturazione si procede al taglio, finalizzato a estrarre il nucleo zuccherino dell’agave, localmente chiamato piña per via del suo aspetto simile a quello dell’ananas. La piña viene quindi cotta e successivamente lavorata per ricavare il succo ricco di zuccheri contenuto al suo interno. La fermentazione alcolica del succo avviene in maniera del tutto spontanea e il fermentato è quindi sottoposto a un doppio processo di distillazione in alambicchi di rame alimentati a legna. Il distillato viene infine imbottigliato direttamente, senza passaggi in legno, in modo tale da non alterare il carattere del territorio di Santo Domingo Albarradas. Il Mezcal ‘Santo Domingo Albarradas’ della realtà produttiva Del Maguey possiede un aspetto trasparente e cristallino. Il delicato profilo aromatico si compone di profumi di frutta esotica, scorza di agrumi e pera, uniti a note minerali quasi saline. Gusto secco, caldo e pulito, con sensazioni speziate e sapide in chiusura.
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Il Gin & Tonic con Monkey 47 è una brillante e riuscita interpretazione del noto cocktail ormai diffuso sia per aperitivi che per dopo cena informali. È in grado di essere rielaborato e guarnito nelle maniere più creative: dal cetriolo al lime, sino ai frutti id bosco, per avere un tocco femminile in più. In questo caso sono stati scelti un distillato dal profilo nitido e dalla caratteristica e complessa composizione olfattiva di grande e rinfrescante equilibrio; mentre la tonica è la tradizionale e brillante icona di casa Fever-Tree: morbida e dall'ottima pulizia gustativa. Il Monkey 47 Gin & Tonic si lega alla storia di uno dei cocktail più famosi del mondo dei barman. La consacrazione di questo long drink, come tutte le storie di successo, si perde nel tempo. I primi documenti risalgono alla metà del 700 e riportano all'India dell'epoca colonialista inglese, fondendo credenze alchemiche e fondamenti di medicina. Durante una crisi di malaria pare che alcuni curatori unirosno alla base alcolica del Gin delle bevenade frutto di preparati liquidi a base di qerbe aromatiche miste precursori della moderna tonica a base di chinino. Non a caso sarà proprio il Regno Unito a eccellere in questa produzione, beneficiando dell'esperienza e del ricco bacino di spezie ed erbe del paese colonizzato. La Tonica con Monkey 47 Gin si crea unendo i due fluidi in un ampio calice a coppa, tipico per esaltare questo cocktail modaiolo. Una preprazione smeplice e immediata, dove l'unica parte fondamentale da seguire è la corretta successione degli ingredienti. Prima va raffredato il calice, riempendolo quasi fino all'orlo con del ghiaccio a cubetti; successivalmente si versano i 15cl di tonica e poi dopo i 5cl di Gin, in modo tale che a contatto con il ghiaccio possa sprigionare l'essenza aromatica delle botaniche che lo compongono, prima di mesacolarsi con l'acqua aromatica, andando a sprigionare l'unione caratteristica dei sapori che rendono accattivante questo riuscito matrimonio. Guarnire con una fettina di lime e il cocktail è pronto!
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L’Elisir di Rose de l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella è un’antica specialità, che fonda la sua fortuna e il suo secolare successo sull’antica tecnica della lavorazione dei petali dei fiori. Una pratica che necessita di pazienza e delicatezza, per poter cogliere tutti i profumi e gli aromi di una materia così sottile, fragile e diafana come un bocciolo di rosa. L’Officina può contare su quattrocento anni di esperienza dei monaci Domenicani, fondatori del monastero di Santa Maria Novella, che hanno tramandato le loro preziose conoscenze nei secoli fino ai giorni nostri. Un vero patrimonio di cultura, che rappresenta il tesoro di questo storico opificio fiorentino. L’Elisir de l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella alle Rose, sprigiona tutta l’eleganza aromatica di questo profumato fiore. I monaci Domenicani del convento di Santa Maria Novella hanno cominciato a lavorare botaniche a Firenze dal 1221 e le rose in particolare dal 1381, quando durante il periodo della peste nera, si diffuse l’utilizzo di acqua di rose per pulire il corpo e profumare gli ambienti. L’Elisir di Rose è un liquore realizzato in modo molto semplice, seguendo i più antichi procedimenti del passato. L’eccezionale qualità si basa su due elementi: un solido saper fare artigianale e ingredienti di eccellente livello qualitativo. Alla base della preparazione c’è un ottimo sciroppo di rose prodotto secondo le migliori consuetudini del passato da una piccola azienda certificata Bio dell’area di Firenze. Lo sciroppo viene diluito con acqua pura e leggermente dolcificato con dello zucchero, in modo da rendere il sorso più morbido e suadente. Il liquore Elisir di Rose de l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella è un preparato che esalta la qualità di una materia prima di eccellente livello, capace di regalare inebrianti sensazioni floreali. Nel bicchiere si presenta di un bellissimo colore rosa chiaro luminoso con riflessi brillanti. Il profilo olfattivo seduce fin da subito con profumi di straordinaria finezza ed eleganza, che ricordano la fragranza dei petali di una rosa appena colta, delicate sfumature di fiori bianchi e leggere sensazioni speziate, che completano e impreziosiscono il bouquet. Al palato è soave e leggiadro, con un sorso armonioso e raffinati aromi floreali, che si distendono con dolcezza verso un finale caratterizzato da una buona persistenza gustativa.
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La Riserva di Brunello di Montalcino realizzata dalla cantina Fattoi è da sempre considerata una delle vette qualitative dell’intera denominazione. Si tratta infatti di una bottiglia espressiva e incisiva, che si presenta con un profilo di assoluta personalità. Il naso è un vortice di profumi variegati che si innestano su un sorso potente, ma mai disequilibrato, pronto a dimostrare la sua austerità con classe e persistenza. Un’etichetta che merita il giusto spazio nella cantina di ogni vero appassionato di vini rossi italiani. Questo Brunello di Montalcino nasce dalle uve in purezza di Sangiovese, vitigno che proprio in questa zona della Toscana è in grado di raggiungere vette qualitative importanti. Le viti, coltivate con il sistema del cordone speronato, si trovano nei vigneti posizionati a sud del versante collinare di Montalcino, a circa 350 metri sul livello del mare in un terreno dominato da sabbie e argille plioceniche, perfettamente esposto. Il clima è mediterraneo, con estati calde e inverni non troppo rigidi. Il mosto fermenta in contenitori d’acciaio a una temperatura controllata, macerando per 15-20 giorni. Segue quindi l’affinamento, in cui il vino rimane a riposare per un totale di 6 anni, di cui almeno tre vengono trascorsi in legno. Il toscano Brunello di Montalcino Riserva realizzato dalla cantina Fattoi si annuncia alla vista con un colore tipicamente granato, denso e concentrato. Il bouquet di profumi che avvolge il naso racconta un’anima multiforme carica, in cui la frutta in confettura si alterna a nuance eteree e tocchi speziati. All’assaggio è di ottimo corpo, vigoroso e muscolare, con un sorso denso e austero, in cui la presenza dei tannini è sapientemente dosata. Un grande rosso italiano, che raccoglie il parere positivo della principale critica di settore internazionale.
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Uno Champagne Brut millesimato che si fa bere con grande piacevolezza, dove il sorso non risulta mai stancante, ma sempre puntualmente avvolgente. Merito di profumi leggiadri, che avvolgono il naso con una progressione delicata, mai eccessiva, disegnando un ventaglio olfattivo estremamente piacevole. Uno Champagne con cui la Maison Deutz si conferma su ottimi livelli qualitativi, realizzando un blend che è un vero proprio puzzle dei migliori Grand Cru della regione dove si coltivano Pinot Noir, Pinot Meunier e Chardonnay. La bottiglia ideale da regalare agli appassionati di bollicine francesi. Questo Champagne Brut nasce dal trittico di vitigni che, storicamente, rivestono la maggiore importanza all’interno della regione dello Champagne: Pinot Nero, Chardonnay e Pinot Meunier. Queste tre varietà crescono nei vigneti di proprietà aziendale ricompresi nei Grand Cru di Ay, Verzenay, Mareuil-sur-Ay, Louvis e Bouzy. Le uve, dopo aver effettuato una prima fermentazione in acciaio, svolgendo anche la malolattica, rifermentano in bottiglia seguendo le regole di produzione del Metodo Champenoise. Il vino rimane sui propri lieviti ad affinare per 48 mesi, al termine dei quali si procede con le operazioni di sboccatura, imbottigliamento e commercializzazione. Lo Champagne Brut firmato Deutz si svela all’occhio con un colore giallo paglierino; la grana del perlage è fine, e si caratterizza per una buona persistenza nel bicchiere. Sottile il naso, orchestrato su note eleganti di fiori e frutta, impreziosite anche da tocchi che virano verso il tostato. In bocca è di corpo leggero, scorrevole, con un sorso dominato da una splendida trama minerale. Una bottiglia estremamente versatile, che, dagli aperitivi più sfiziosi alle cene a base di pesce, saprà sempre riscuotere l’attenzione che merita.
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